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EOS E L'UOMO EOS dea greca dell'Aurora, HELIOS il Dio del sole, l'uomo innamorato di EOS che la attende per vederla pochi minuti al suo sorgere Dapprima fu sposa di Astreo, dal quale ebbe i Venti:Argeste, Zefiro, Borea e Noto. Da Perse o per altri Giove, ebbe gli Astri e Lucifero. La Dea dalle dita rosate, come è anche chiamata, per il colore rosa del cielo all'alba, ebbe molti uomini. Il primo di questi fu Titone, figlio di Laomedonte e fratello di Priamo re di Troia La grande sala fiorisce dalla tavolozza dei sogni. L'uomo s'affaccia fremente in attesa del primo chiarore. La notte perpetuamente stellata la incornicia che sembra un diadema. Turgide mura affrescate di stupore s'adergono al suono limato d'arpicordi e viole, ridenti custodi asserviscono i comandi assuefatti dell'amore.
"EOS, un primo sole avverte cautamente di poterci cullare, senti trapelare quel raggio d'armonie?" "Sì ma temo non scaldi come avrei voluto."
"Le tue vele di luce ridiscendono la nostra riva, troppo radenti alla scogliera del tramonto." "Se i miei occhi sono tanto profetici è perché hanno letto la paura addensare nel fondo dei tuoi."
Silenzi, ultimi balenii prima che l'autunno diffonda lamentoso scrosci d'impotenza.
La colpa più grande che domani il Tuo cuore possa espiare, quando scoprirà che ci sono tesori destinati ad emergere comunque. "Ma poi..." "Poi, EOS"
"... Non li riconosci quei sembianti che ci sorridono, il martellante vocio oltre la grande sala? Come fingere di non vedere, come non udire?" "Tutto quanto è disposto dalla matrigna illusione. La galleria degli specchi è una sottile prigionia, la stanza degli echi un sepolcro che evoca una vita che non è più."
"Ma ora HELIOS giunge, io vado per poi ritornare." "Da questa porta si può solamente uscire, un'altra via troverai per rientrare." "Tornerò vedrai. Ti troverò al centro della sala, il mio sguardo ti racconterà un unico tempo come se non l'avessi mai distolto da te."
"Ti amo EOS, ti amo come un uomo ama perché presso di te risiede il soffio che ogni volta amalgama l'anima mia nuda ai sensi di questo corpo che orienti soltanto tu."
Ma dopo l'urto, pochi secondi d'ampi sospiri; quindi turbini sprezzanti portano via occhi, mani e braccia; crollano le gambe tremolando smorte, il volto si dissocia da ogni forma accecato da HELIOS.
E dal guscio d'uomo innamorato, va esalandosi lento un singhiozzo che la penna del poeta racchiude.
L.L. Edited by Luke.Lucky - 18/11/2020, 11:38
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