Storie di Carta

Posts written by Longobardo 540

view post Posted: 16/4/2024, 19:03 MASSAGGIO! ? !(Seconda parte) - Narrativa
Bravo Luke, hai mantenuto la tensione fino infondo. Adesso aspettiamo la terza parte, anche se non ho ancor letto la prima.
view post Posted: 12/4/2024, 04:08 IMPRONTE - Narrativa
Proprio un bel racconto fatto da immagini del passato, con il vestito della nonna che profuma di buono, con i pezzettini di corallo da raccogliersi sulla spiaggia ancora adagiati sui centrini ricamati del tombolo . Poi in un controaltare della vita il sogno diventa realtà e quella spiaggia dopo la costruzione degli sbarramenti, diventa fetida e melmosa e dietro la profumata siepe di rosmarino come le croci di un calvario sono sorti quei tre stabilimenti balneari. Il cotogno è talmente carico di frutti che stenta a resistere senza spezzarsi e quei parenti che da bambini si spogliavano nudi e per diverimento s'imbrattavano di fango sulla spiaggia, mentre ora sono li a coprirsi di insulti per la cospiqua eredità. Ebbene sono cose che capitano nella vita e tutto finisce per poter di nuovo ricominciare. Racconto molto piaciuto.
view post Posted: 8/4/2024, 13:03 Alti grugniti in piazza San Marco - Narrativa
Buon pomeriggio Andrea, forse è cio che dici in appendice, ma tempo fa avevi scritto che per questa assenza di pirati scrittori per una forma di scambio collaboravi con un'altro forum per postare racconti, però non ricordo il nome così se me li invii potrò come profetizzi tu assaporare l'intimo ed effervescente piacere di essere bannato.
view post Posted: 6/4/2024, 12:37 Alti grugniti in piazza San Marco - Narrativa
Va bene, grazie Andrea per l'indicazione correttiva. Ho messo gli accenti sui sì.
Riguardo alla storicità delle fonti non sono frutto della mia fantasia, come ti ho detto le ho lette su dei testi di storia friulana, però non so darti con precisione di quando siano avvenute. Sto valutando che potessero essere avvenute prima che i francesi invadessero la Lombardia. Quindi in un periodo di relativa calma e il supremo comandante Bartolomeo D'Aviano, non fosse ancora partito verso i confini della dominante.Riguardo all'idea di scrivere dell'uomo dei pitali, mi è balenata in testa per rendere reale la situazione. Mi sono sempre chiesto che reazzioni potessero avere i servi di corte. Erano selezzionati perché non dicessero niente di quello che sentivano dalle parole dei nobili, o potevano diventare anche degli informatori verso terze persone? Per questo volevo che intercedesse con il Marin Sanudo, il conclamato storico di quel tempo.L'idea di introdurre del sevitore dei pitali mi è venuta in mente quando ho saputo che nella reggia di Versail i nobili facevano liberamente i loro bisogni dietro le tende o un mobile e poi prontamente il servitore arrivava con paletta e scopetta. Dalla filmistica tutta fatta di gioielli, parrucche e bei vestiti non ci rendiamo conto della puzza che aleggiava tra quelle stanze ed è mia intenzione fare questo, ovvero di insinuare il dubbio nel lettore. Riguardo al metallo dei pitali, non penso che potessero essere d'oro, forse chissà anche di peltro, o ferro,però certamente anche con un solido coperchio.

Edited by Longobardo 540 - 6/4/2024, 20:18
view post Posted: 5/4/2024, 22:05 Alti grugniti in piazza San Marco - Narrativa
No caro mio, non ho seguito questi corsi per debellare le mie lacune grammaticali, che dette da te mi fanno proprio arrabbiare. Non avevi promesso di sorvolare sui peli sull'uovo? Oppure dirlo in maniera più garbata! Quando ti ci metti, sei proprio un cinghiale che con lo zoccolo e il muso scava buche nella foresta. Comunque sono irrevomibile la grammatica mi sta sui cavoli, e come disse Maga Mago'non la sopporto...non la sopporto.

Tra le varie classi c'erano anche corsi di grammatica, ma non c'è niente da fare anche se mi dicono che tra soggetto e predicato non va la virgola, tendo a reiterare l'errore, perché so' de coccio.
Preferisco seguire degli storici friulani che adorano come scrivo e mi invitano a demandare questo compito di correzione ai correttori di bozze. Comunque dai non facciamoci la guerra, mi darò da fare ad aggiungere una prefazione e a correggere il testo dagli errori, così farò contento il maestrino che c'è in te.

Riguardo alla parlata veneziana mi sono avvalso di un veneziano puro sangue che suona divinamente il violino, detto così venexian de mar.
Certamente non ho studiato il lessico veneziano alla stregua di Camilleri che mi dicono nella saga del commissario Montalbano del vero siciliano non ha niente; ma volontariamente ho sbozzato alcune parole italianizzandole, perché sarebbero state impossibili da capire.

Il testo che ho presentato è solo l'incipit di un capitolo più ampio che ho omesso ma riguardante il periodo in cui Venezia era contro il papato, la Francia e l'impero germanico e dove Luigi Da Porto,dal campo di Lonigo viene inviato in Friuli.


Comunque tutto quello che ho scritto riflette dei lacerti di storia rinascimentale Veneto Friulana. Nei dialoghi ho rappresentato ciò che era di vero nel pensiero dei veneziani nei confronti del Friuli che da sempre in maniera volgare ci hanno appellato come " Sciavi de Venexia" ciò che in effetti eravamo fino alla caduta dell'ultimo Doge "Manin" (da cui prende il nome la villa in comune di Codroipo) da parte di Napoleone.

So che quello che sto scrivendo non dà onore alla bella Venezia ed ai veneziani stessi, ma lori hanno sempre usato dal Veneto fino a tutta la dalmazia e Ciprio come terre da depredare con legname per l'arsenale e come uomini da condurre in battaglia e in compenso dare molto poco se non un luogotenente veneto che presidiava le città con le leggi Veneziane e bilanciando il potere delle nobiltà locali divise in zamberlane come filo veneziane e strumiere o castellane, come filo imperiali.

Edited by Longobardo 540 - 6/4/2024, 08:13
view post Posted: 4/4/2024, 15:35 Alti grugniti in piazza San Marco - Narrativa
Avvertenze:questo racconto è tratto da dalle varie fonti studiate dagli storici friulani e riguarda un periodo in cui Venezia,e in guerra contro tutti:Francia, Germania e Papato, durante quella che viene definita come la guerra dei cambrai 1508 - 1516. Ovvero dopo la disfatta di Agnadello e il lento ritiro della dominante per la perdita dai territori di Brescia Verona e Vicenza.
Qui siamo in un periodo dove ancora le truppe imperiali non hanno conquistato tutto il friuli fino a Trieste, infatti a marzo di quell'anno completeranno la loro opera senza toccare Venezia che è ben protetta dalle mura d'acqua della laguna, poi dopo i tentativi di conquistare le ville di Udine e Cividale, ci sarà un lento ritiro che si concluderà in quell'anno.
Alti grugniti in piazza San Marco

gennaio 1508

Tra le finestre ad arco gotico del palazzo Ducale infuriava un forte vento di bora, e le improvvise folate, si infiltravano tra le colonne del loggiato.
Le foglie secche sospinte in alto da piccoli mulinelli si depositavano a mucchi nelle calli, per poi ripartire e ricadere dall’altra parte del canale. Anche chi per dovere doveva controllare gli ormeggi sul Canal Grande, tra le onde che si frantumavano sul molo, si trovava con la pelle insozzata da quella spuma appiccicosa del neverin.
Mentre fuori del palazzo, sotto un cielo come lastre di piombo infuriava il vento, in ogni angolo del salone i pitali in argento esalavano un nauseabondo fetore.
“Dal lato della libreria” il senatore Grandenigo vestito con una toga rosso cremisi stava infilando in un’alta scansia un testo del Boccaccio e per limitare lo sforzo che produceva il dolore all’anca che da giorni lo assillava, si stabilizzò sui due piedi, per alleggerire il carico sulle ossa dando il peso prima a una gamba e poi all’altra. Poi, guardando verso il centro della libreria, dove erano riuniti i Sei Savi, si rivolse verso uno di loro, quello addetto alle ordinanze. Alzò il braccio e gli fece cenno di avvicinarsi.
“La vegni qui…sior Dandolo!”
“La dise a mi?”
“Sì, sì a chi se non a l’u, che sto puntando gli oci e il dito!”
“Allora sua signoria la vegno!”
“ Sì , sì , appartiamoce qua che la dovaria parlarle in privato, per risolvere la questione della patria Friulana.”
“A proposito Sior Senatore cosa la ghe dito su di loro il Loredan? “
“ Ah, ah, ah, Sua signoria el Doge la dito la solita cantilena spiritosa: dami del boia, dami dal can, ma non sta dami dal Furlan! “
“ Ah, ah, ah, allora li dovemo copare tuti questi villani? “
“ No, non copemo nessuno, ma soli quei ghe non fanno il nostro interesse”
“Se ricorda lo scorso anno che i nobili furlani ci avevano inviato un messaggio di protesta per gli esborsi che ci dovevano? ”
“Sì ricordo Sior”
“Ebbene Lu per la risposta aveva chiesto che venisse una lori delegazion Se ierano così presentati in cinque castellani, proprio quegli idioti che più facilmente trattano con gli imperiali. In piazza San Marco Avevamo allestito per lori, un palco d’onore, intrattenendoli con dei musici che sonando con liuto e flauto accompagnava un coro che i cantava dei madrigali.
Al rullo dei tamburi i porcari dispersi tra le calli avevano l’ordine di liberare cinquanta maiali. Quelle bestie che ribelli alzavano alti grugniti, vennero sospinte dai soldati verso il centro della piazza – Se la ricorda i lazzi a quell’insolito spettacolo, quando spuntarono da calle larga?”
“Sì , sì mi ricordo ed erano i sudditi che dalle finestre che gridava e i fioi che i correva drio, con i bastoni”
Sul palco a quella vista tutti la rideva a crepapelle soprattutto i furlani; quando però i maiali furono radunati tra le due colonne e macellati a colpi di daga, tra le budella sparse e il sangue che scorreva a fiotti, tutti si zittirono.
“E sua eccellenza cosa la ga fatto? “
“Alzatosi dalla sedia con grande enfasi e rivolgendosi a lori, allargò le braccia e disse - vedè cosa ghe capita a chi alza la cresta con la Serenissima Repubblica! Andeve a ciasa sciavi de Venezia state boni e calmi, prima che ve copemo tutti!”
“Eh allora che cosa ga fatto lori?”
“ Si son alzadi e mesti, mesti testa bassa, sono ritornati a Udine, poi ho saputo che a Malazompicchia di Codroipo gli attendeva i contadini inferociti, e per un pel di figa che i copava tutti.

Edited by Longobardo 540 - 9/5/2024, 08:00
view post Posted: 4/4/2024, 14:16 Ripropongo di allungare a tre mesi il tempo di elaborazione di un racconto - Discutiamone animatamente!
Pur che il concorso era stato prorogato, non ero riuscito a inserire un finale decente al racconto eppoi come ti dicevo ero impegnato con un corso di storia medievale Comunque se vuoi per quel che vale te lo invio, ma non aspettarti un granché a parte che il linguaggio è una sorta di veneziano e per una maggiore comprensione con inserimenti di italiano corrente. Quello che invece potresti aspettarti è una cronaca vera di come nel XVI sec. la dominante trattava i suoi ribelli.
view post Posted: 29/3/2024, 17:08 L'intenzione di Vlaimir sarebbe quella di conquistare l'Ucraina e magari andare oltre - Discutiamone animatamente!
Ciao Andrea ho cercato di entrare nel canale 144 ma non ci sono riuscito. Poi hi telefonato a un numero telefonico dove mi hanno detto che tenpo addietro erano state cambiate le frequenze. Qundi non so come fare per vederti.
view post Posted: 28/3/2024, 15:29 Ripropongo di allungare a tre mesi il tempo di elaborazione di un racconto - Discutiamone animatamente!
Tempo fa mi era stata fatta una critica, sul fatto che non partecipavo ai concorsi del vascello. Però se ben ricordate precedentemente avevo proposto di allungare a tre mesi il tempo per l'elaborazione di un racconto, ma poi non vi andava bene e nuovamente l'avete ridotto a due.
view post Posted: 27/3/2024, 22:40 L'intenzione di Vlaimir sarebbe quella di conquistare l'Ucraina e magari andare oltre - Discutiamone animatamente!
In prossimità della santa Pasqua, l'Europa sta vivendo il momento piu difficile, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Ad un'incidente che potrebbe arrivare da un momento all'altro, con l'abbattimento di un aviogetto della Nato, o un massiccio sconfinamento delle acque internazionali, quale reazione si dovrebbe prospettare da parte dell'Unione? Forse, con un massiccio spiegamento militare, che oggi vedo sui giornali gia in atto. Sembrerebbe che lo Zar prima di partire all'attacco voglia assaggiare le forze contendenti. In effetti è da tempo che mi dico se le nazioni europee anche in vista delle nuove elezioni europee siano moralmente e politicamente in grado di decidere a inviare i propri soldati su un ipotetico fronte.

Facendo un po di fantapolitica, secondo voi per lo Zar basterebbe far esplodere cinicamente un paio di atomiche sull'Ucraina e come con gli americani in giappone nel'46 attualmente decretare la fine della guerra, per una resa incondizzionata dell'Europa.

Edited by Longobardo 540 - 28/3/2024, 13:15
view post Posted: 25/3/2024, 18:47 Malumori sul vascello fantasma - Discutiamone animatamente!
Va bene:"soprassediamo!" diceva tempo fa, il fantasmagorico mio carissimo amico Paolo Villaggio, in arte Fantozzi. Dopo aver ascoltato lungamente il consiglio dei suoi amici di merende, non demordeva del suo mirabile intento di presentare un unico testo della sua raccolta di racconti, così dopo la presentazione veniva letteralmente riempito di insulti dai facinorosi vecchietti, con lancio di vecchie dentiere, protesi, fasce elastiche, tubetti di lasonil, quindi ginocchioni in tutta fretta guadagnava la porta e si dileguava lungo i meandri oscuri della città.Poi meditabondo con in mano una bottiglia di grappa Nonino si accorgeva di essersi perso in uno dei suoi soliti vicoli ciechi. Quindi non c'era altro da fare che tornare sui suoi passi e tramite la bussola ritrovare il vascello dove lo attendeva in cambusa la sua cara amaca.

Edited by Longobardo 540 - 25/3/2024, 21:22
view post Posted: 25/3/2024, 08:35 Malumori sul vascello fantasma - Discutiamone animatamente!
Ciao Scribak41 "Tanto per parle'" casomai che il il presidente di un circolo accettasse la mia proposta invece di stampare un libretto da cento pagine dal costo cadauno di 4,5 Euro per un totale di 450 per cento copie, ne farei stampare cinquanta racconti in formato distaccato e grafettati all'angolo, in seguito consegnandoli gratuitamente avrei modo di tentare di farmi conoscere ed apprezzare senza delapidare le scarse risorse in mio possesso e per giunta ritrovarmi con cinquanta copie ferme in magazzino.
Così che se riuscissi a sviluppare un buon romanzo potrei proporlo a qualche editore di mia conoscenza che sapendo in anticipo il tema che gli proporrei me lo stamperebbe gratuitamente, facendo per se un profitto e lasciando a me il piacere del solo successo,accompagnato da una porzione di frico e un bicchiere di buon Clinton.
1075 replies since 22/4/2016