Avvertenze:questo racconto è tratto da dalle varie fonti studiate dagli storici friulani e riguarda un periodo in cui Venezia,e in guerra contro tutti:Francia, Germania e Papato, durante quella che viene definita come la guerra dei cambrai 1508 - 1516. Ovvero dopo la disfatta di Agnadello e il lento ritiro della dominante per la perdita dai territori di Brescia Verona e Vicenza. Qui siamo in un periodo dove ancora le truppe imperiali non hanno conquistato tutto il friuli fino a Trieste, infatti a marzo di quell'anno completeranno la loro opera senza toccare Venezia che è ben protetta dalle mura d'acqua della laguna, poi dopo i tentativi di conquistare le ville di Udine e Cividale, ci sarà un lento ritiro che si concluderà in quell'anno. Alti grugniti in piazza San Marco
gennaio 1508
Tra le finestre ad arco gotico del palazzo Ducale infuriava un forte vento di bora, e le improvvise folate, si infiltravano tra le colonne del loggiato. Le foglie secche sospinte in alto da piccoli mulinelli si depositavano a mucchi nelle calli, per poi ripartire e ricadere dall’altra parte del canale. Anche chi per dovere doveva controllare gli ormeggi sul Canal Grande, tra le onde che si frantumavano sul molo, si trovava con la pelle insozzata da quella spuma appiccicosa del neverin. Mentre fuori del palazzo, sotto un cielo come lastre di piombo infuriava il vento, in ogni angolo del salone i pitali in argento esalavano un nauseabondo fetore. “Dal lato della libreria” il senatore Grandenigo vestito con una toga rosso cremisi stava infilando in un’alta scansia un testo del Boccaccio e per limitare lo sforzo che produceva il dolore all’anca che da giorni lo assillava, si stabilizzò sui due piedi, per alleggerire il carico sulle ossa dando il peso prima a una gamba e poi all’altra. Poi, guardando verso il centro della libreria, dove erano riuniti i Sei Savi, si rivolse verso uno di loro, quello addetto alle ordinanze. Alzò il braccio e gli fece cenno di avvicinarsi. “La vegni qui…sior Dandolo!” “La dise a mi?” “Sì, sì a chi se non a l’u, che sto puntando gli oci e il dito!” “Allora sua signoria la vegno!” “ Sì , sì , appartiamoce qua che la dovaria parlarle in privato, per risolvere la questione della patria Friulana.” “A proposito Sior Senatore cosa la ghe dito su di loro il Loredan? “ “ Ah, ah, ah, Sua signoria el Doge la dito la solita cantilena spiritosa: dami del boia, dami dal can, ma non sta dami dal Furlan! “ “ Ah, ah, ah, allora li dovemo copare tuti questi villani? “ “ No, non copemo nessuno, ma soli quei ghe non fanno il nostro interesse” “Se ricorda lo scorso anno che i nobili furlani ci avevano inviato un messaggio di protesta per gli esborsi che ci dovevano? ” “Sì ricordo Sior” “Ebbene Lu per la risposta aveva chiesto che venisse una lori delegazion Se ierano così presentati in cinque castellani, proprio quegli idioti che più facilmente trattano con gli imperiali. In piazza San Marco Avevamo allestito per lori, un palco d’onore, intrattenendoli con dei musici che sonando con liuto e flauto accompagnava un coro che i cantava dei madrigali. Al rullo dei tamburi i porcari dispersi tra le calli avevano l’ordine di liberare cinquanta maiali. Quelle bestie che ribelli alzavano alti grugniti, vennero sospinte dai soldati verso il centro della piazza – Se la ricorda i lazzi a quell’insolito spettacolo, quando spuntarono da calle larga?” “Sì , sì mi ricordo ed erano i sudditi che dalle finestre che gridava e i fioi che i correva drio, con i bastoni” Sul palco a quella vista tutti la rideva a crepapelle soprattutto i furlani; quando però i maiali furono radunati tra le due colonne e macellati a colpi di daga, tra le budella sparse e il sangue che scorreva a fiotti, tutti si zittirono. “E sua eccellenza cosa la ga fatto? “ “Alzatosi dalla sedia con grande enfasi e rivolgendosi a lori, allargò le braccia e disse - vedè cosa ghe capita a chi alza la cresta con la Serenissima Repubblica! Andeve a ciasa sciavi de Venezia state boni e calmi, prima che ve copemo tutti!” “Eh allora che cosa ga fatto lori?” “ Si son alzadi e mesti, mesti testa bassa, sono ritornati a Udine, poi ho saputo che a Malazompicchia di Codroipo gli attendeva i contadini inferociti, e per un pel di figa che i copava tutti.
Edited by Longobardo 540 - 9/5/2024, 08:00
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